Un vino, un libro. Vinology. Guida visuale ai vini d’Italia e del mondo

Otello Malvasia 1813 e l’infografica

Esistono vini complessi come la Malvasia di Candia, che vanno ascoltati e capiti. Talvolta è bello anche parlarne insieme, leggere di loro, conoscere la loro antica storia e le loro curiosità e sfumature. E libri che sembrano fatti apposta, come Vinology. E strumenti, come l’infografica, altrettanto efficaci.

In genere quando parliamo di libri intendiamo romanzi, saggi, racconti. È proprio per uscire dagli schemi che oggi ci affidiamo a qualcosa di molto differente, che ben risponde alla nostra naturale tendenza all’innovazione e al futuro.

Esiste un processo continuo nella comunicazione che tende all’immediatezza e alla semplicità, all’abbattere barriere ed arrivare a ogni strato della società.

 Il naturale processo della comunicazione, così come del linguaggio, porteranno sempre, dunque, alla semplificazione.

L’infografica

In questa eterna e modernissima ottica si inserisce il magico mondo delle infografiche, utilizzato da tutti senza saperlo. È ciò che ci viene proposto quotidianamente su giornali, riviste, Internet. Comunicare informazioni anche complesse, materie specifiche, schematizzandole e rendendole graficamente nella maniera più diretta possibile.

L’arte di dire cose difficili con un’immagine.

L’arte di dire tanto con poche parole.

È in questo ambito così contemporaneo della comunicazione che si situa Vinology, un libro che spicca nella miriade di pubblicazioni enologiche più o meno professionali disponibili in commercio.

Creato a quattro mani da Alessandro Torcoli, sommelier e direttore della rivista Civiltà del bere, e Antonella Giardina, identity designer e insegnante universitaria, si basa proprio sul concetto smart di design al servizio dell’informazione.

Un manuale originalissimo, facile e diretto ma allo stesso tempo estremamente completo, che ci immerge nel mondo del vino, nelle sue varietà, principi base, zone e segreti.

Molto più di un bignamino, ma suo ideale erede. Funge da strumento di ripasso per sommelier o aspiranti tali e da introduzione accattivante al complesso mondo del vino per neofiti o curiosi.

Dell’essenziale non manca nulla, neppure le curiosità – perché nulla è essenziale quanto ciò che non lo sembra.

Possiede una sorprendente praticità di utilizzo: gli occhi corrono subito a ciò che si sta cercando, le immagini e il colore aiutano a comprendere e ricordare.

Il colore

Il colore, esatto. Siamo in una società fondamentalmente visiva, basata su una quantità infinita di immagini e video. È virata verso una direzione in cui guardare e valutare a una prima occhiata è diventato elemento prioritario – e indubbiamente più immediato – rispetto a leggere.

È per questo motivo che Vinology risulta particolarmente attuale e di ampio pubblico, sfruttando in maniera intelligente i suoi mezzi per inserirsi in una visione contemporanea ed estremamente smart del concetto stesso di libro.

Il testo divulgativo coinvolge sempre, ma indubbiamente ha bisogno di modernità. Deve piacere anche a chi altrimenti non leggerebbe, ai diffidenti verso gli oggetti di carta, e il combinare elementi grafici è certamente una soluzione più che efficace.

Leggero e intenso insieme come un calice di Malvasia, che non potrebbe essere descritta meglio di così.